Innovare per il Futuro: Impatto degli SDGs sul Mercato Globale
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  • Barbara Terrone

Innovare per il Futuro: Impatto degli SDGs sul Mercato Globale


In questo post parleremo del ruolo chiave degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) nell'agenda globale e il loro impatto sul mercato locale e internazionale, daremo dei suggerimenti di come le aziende possono adottare strategie sostenibili per contribuire a un futuro equo e sostenibile.



Oggi, innovare per il futuro significa essere portatori di una trasformazione sostenibile. Per assicurare longevità e profitto alla propria azienda è necessario avviare una trasformazione che crei valore economico, ambientale e sociale per il benessere delle attuali generazioni e di quelle future. Numerosi studi dimostrano che le aziende più competitive sul mercato globale sono quelle che riescono a strutturare una solida strategia di sostenibilità. Qualificarsi come un’impresa sostenibile assicura una migliore reputazione, una maggiore fiducia degli stakeholder chiave e nuove opportunità di business.


Ma che approccio avere in questa trasformazione sostenibile e come strutturare il programma d’azione nelle singole aziende per poter essere competitivi sul mercato globale? 


La letteratura sulla sostenibilità è ricca di suggerimenti da poter mettere in pratica nella definizione del piano d’azione, anche se molti decidono di affidarsi a dei consulenti esterni è bene conoscere gli step principali da seguire per la definizione di una strategia di sostenibilità responsabile e credibile. Di seguito elenchiamo alcuni degli step imprescindibili per la costruzione della strategia di sostenibilità:

  1. Condurre un’analisi del settore, attraverso la costruzione di un benchmark che tenga conto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), dei trend del momento, delle best practice dei competitor e del framework normativo di riferimento per la transizione sostenibile delle aziende. Per esempio, nel caso di aziende europee sarà necessario studiare le leggi disposte dalla Commissione Europea, in primis la Direttiva sul Corporate Sustainability Reporting del 2022 (CSRD) che modifica ed estende il perimetro della Direttiva sul Reporting Non Finanziario del 2014 (NFRD) obbligando le imprese a fornire un report annuale che tenga conto degli standard di riferimento europei (ESRS), per approfondimenti sulla CSRD consigliamo l’articolo di Fabrizio Dodaro.

  2. L’analisi di materialità è il secondo step per la definizione della strategia di sostenibilità di un’impresa. Si tratta di un processo che permette di identificare e dare priorità alle tematiche sociali, economiche e ambientali più importanti per ogni impresa, e permette di conoscere quelle che preoccupano di più i gruppi di interesse e il loro impatto sul modello di business. Questa analisi viene in genere effettuata grazie alla compilazione di un questionario contenente tra le 80 e le 120 domande da parte di un campione di stakeholder chiave impattati direttamente e indirettamente dalle attività dell’impresa. L’analisi di materialità assume un maggiore valore se costruita con provider esterni perché assicura un maggiore grado di trasparenza. 

  3. Nella fase finale della costruzione della strategia, l’azienda, guidata dai Sustainability Manager, si occuperà di allineare analisi di settore e di materialità con gli obiettivi strategici, le tempistiche, la mission e la vision dell’azienda. Dopo la fase di analisi si passerà quindi alla definizione del piano di attuazione in cui si andranno a stabilire gli indicatori di performance, i Key Performance Indicators (KPIs) di sostenibilità. Questo rappresenta un passaggio importante, infatti, i KPIs per essere validi devono servirsi di uno strumento di pianificazione, in questo caso abbiamo deciso di citare lo SMART che è un acronimo per la definizione di indicatori specifici, misurabili, azionabili, realistici e definiti nel tempo.


Gli obiettivi di sviluppo sostenibile


Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) citati prima sono un'agenda globale per lo sviluppo sostenibile adottata dalle Nazioni Unite nel 2015. Gli obiettivi sono raccolti in 17 aree tematiche che assegnano a imprese, istituzioni e società civile 169 target per guidare un programma d’azione volto alla preservazione del mondo in cui siamo e quindi anche delle attività di business presenti in esso.



Ogni azienda dopo aver effettuato le analisi di settore e di materialità potrà valutare quale SDG è direttamente correlato con la propria attività di business. Per esempio, il gruppo Enel, a seguito di un’attenta analisi ha scelto di perseguire quattro degli obiettivi di sviluppo sostenibile: accesso all’energia rinnovabile ed economicamente accessibile (SDG 7), industria, innovazione e infrastrutture (SDG 9), città e comunità sostenibili (SDG 11), azioni mirate per la decarbonizzazione al 2050 (SDG 13), formalizzando in questo modo il suo impegno nei confronti del pianeta.


Come nel caso del gruppo Enel, per le aziende mature e per i manager e gli esperti di sostenibilità, gli SDGs rappresentano un'opportunità significativa per guidare il business verso un approccio più sostenibile che possa soddisfare le esigenze sia delle generazioni attuali sia di quelle future. Ad esempio, nel 2021 Unilever ha annunciato che intendeva ridurre il 50% delle proprie emissioni di gas serra entro il 2030 e diventare un'azienda a zero rifiuti entro il 2025.


L'azienda sta adottando una serie di misure per raggiungere questi obiettivi, tra cui:

  • l'utilizzo di energie rinnovabili (SDG 7) - Unilever ha già convertito il 100% delle proprie fabbriche europee all'energia rinnovabile e sta lavorando per convertire il resto del proprio portafoglio globale

  • la riduzione degli sprechi (SDG 12) - l'azienda ha introdotto una serie di iniziative per ridurre gli sprechi, tra cui l'utilizzo di imballaggi più sostenibili e la promozione di pratiche sostenibili nella catena di fornitura

  • la promozione di pratiche sostenibili nella catena di fornitura (SDG 8) -  Unilever sta collaborando con i propri fornitori per ridurre l'impatto ambientale dei loro prodotti e servizi.

A due anni dalla loro prima applicazione queste iniziative hanno già avuto un impatto positivo sull'ambiente e sulla società. Ad esempio, grazie all'utilizzo di energie rinnovabili, Unilever ha ridotto le proprie emissioni di gas serra di oltre 2,5 milioni di tonnellate. Come conseguenza Unilever ha guadagnato una migliore reputazione e una maggiore fiducia degli stakeholder di riferimento interni ed esterni all’azienda.


I benefici di una strategia di sostenibilità


Le aziende che adottano strategie sostenibili possono ottenere una serie di benefici specifici, tra cui:

  1. Migliore reputazione aziendale: i consumatori e gli investitori sono sempre più attenti alla sostenibilità. Le aziende che si impegnano per la sostenibilità possono migliorare la propria reputazione e attirare nuovi clienti e investitori. Uno studio di Boston Consulting Group del 2023 ha rilevato che quando la sostenibilità è collegata con sicurezza, salute e qualità l’80% dei consumatori è disposto a pagare di più per prodotti e servizi sostenibili. Inoltre, gli investitori sono sempre più attenti ai fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) e sono più propensi a investire in aziende che si impegnano per la sostenibilità.

  2. Maggiore fiducia degli stakeholder: gli stakeholder, come i dipendenti, i fornitori e le comunità locali, apprezzano le aziende che si impegnano per la sostenibilità. L'adozione di strategie sostenibili può aiutare le aziende a costruire relazioni forti e durature con i propri interlocutori chiave. Secondo un recente report di Amazon Ads ed Environics Research, il 62% dei consumatori cerca attivamente brand che adottano pratiche commerciali sostenibili. 

  3. Migliori opportunità di business: la sostenibilità è un mercato in crescita. Le aziende che si impegnano per la sostenibilità possono accedere a nuove opportunità di business, come la fornitura di prodotti e servizi sostenibili o la collaborazione con altre aziende che condividono gli stessi valori.


Secondo un report della Business & Sustainable Development Commission, entro il 2030 gli SDG potrebbero generare oltre 11 mila miliardi di euro tra risparmi e ricavi aziendali in quattro settori: energia, città, prodotti alimentari e agricoltura e salute e benessere. Secondo lo stesso report inoltre nei prossimi 15 anni verranno creati 380 milioni di posti di lavoro collegati a questi settori grazie all'allineamento della strategia aziendale con gli SDG.



Innovare per il futuro oggi significa adottare strategie di sostenibilità, contribuire a creare un mondo più sostenibile per le generazioni future ma anche assicurarsi nuove opportunità di business e di investimento con un grande potenziale.


Per questo motivo le imprese che vogliono essere competitive sul mercato globale devono dotarsi di una strategia di sostenibilità solida e credibile.


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